Cos’è e come funziona la telemedicina? il prefisso “tele” indica “da lontano” e si riferisce a operazioni e processi svolti a distanza.
La telemedicina, una delle principali branche dell’e-health, impiega le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) per innovare i tradizionali metodi di visita medica e terapia con nuove tecniche diagnostiche e terapeutiche.
La pandemia da COVID-19 ha reso ancora più evidente la necessità di aggiornare le tecniche classiche con l’impiego massiccio di tecnologie in medicina.
Le sfide contemporanee richiedono, infatti, una sanità più sicura, efficiente e inclusiva. È in tal senso che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha emesso alcune linee guida sulla telemedicina.
La telemedicina permette di creare una rete d’intervento sul territorio, in grado di assistere e monitorare i pazienti con il solo utilizzo delle tecnologie digitali. I vantaggi sono notevoli, ma in Italia la telemedicina non è ancora molto diffusa. Proviamo a capire perché.
Indice dei contenuti
Cos’è la telemedicina
I campi su cui si sviluppa la telemedicina sono fondamentalmente quattro:
- visita a distanza. Il medico visita il paziente utilizzando sistemi di comunicazione come Skype, Zoom e simili;
- teleconsulto. I medici si confrontano senza la presenza del paziente sulla diagnosi e la cura da prescrivere;
- cooperazione da remoto. Nelle emergenze un medico aiuta un altro medico o un professionista sanitario;
- telemonitoraggio. Vengono monitorati i parametri dei pazienti con malattie croniche attraverso l’utilizzo di appositi dispositivi (IoMT). Si possono annoverare, tra questi, anche delle semplici app che, per mezzo di avvisi, ricordino al paziente di seguire la cura prescritta o di migliorare il proprio stile di vita.
Benefici della telemedicina
L’età media della popolazione è in aumento, così come il numero di pazienti affetti da malattie croniche. In questi casi la telemedicina può ridurre significativamente l’accesso a strutture già affollate e permettere il monitoraggio rimanendo a casa.
I principali benefici della telemedicina sono, in particolare:
- l’abbattimento delle barriere geografiche e temporali, che consentono un’omogenea distribuzione dell’offerta sanitaria sul territorio;
- la fornitura di strumenti che facilino la comunicazione e l’interazione tra i medici, il medico e il paziente;
- il raggiungimento di un più ampio numero di persone, comprese quelle che vivono in zone remote o non dotate di adeguate strutture sanitarie;
- l’assistenza ai malati cronici o agli anziani direttamente a casa;
- lo sveltimento delle procedure burocratico-amministrative;
- l’agevolazione del paziente nella ricerca e il consulto del medico;
- la trasmissione telematica di esami e dati dei pazienti;
- la visualizzazione online degli esami, senza perdita di qualità delle immagini;
- l’eliminazione di lunghe liste d’attesa;
- il risparmio sui costi grazie a un accesso contingentato a strutture già affollate.
Benefici economici della telemedicina
Per rimanere nell’ambito dell’ottimizzazione dei costi, l’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) e dei big data può portare a grandi benefici, non solo in termini economici, ma soprattutto per ciò che concerne la cura, il monitoraggio e la prevenzione.
L’utilizzo di software sanitari studiati ad hoc, ad esempio, potrebbe consentire il monitoraggio dei parametri di migliaia di pazienti; inoltre, i dati sarebbero resi anonimi e utilizzati ai fini della ricerca medica. Intelligenza artificiale e big data possono dar vita a un sinergico lavoro che da un lato prevede il monitoraggio dei dati, dall’altro il loro utilizzo al servizio della conoscenza e della medicina.
Il potenziale è enorme, ma per sviluppare un quadro coerente è necessario l’intervento dei singoli Stati e dell’Unione Europea (UE).
Telemedicina: criticità
Un altro problema è quello relativo alla sicurezza dei dati personali sanitari dei pazienti trasmessi elettronicamente.
Telemedicina in Europa
Data l’eterogeneità dei servizi sanitari nazionali degli Stati membri, per poter avviare i primi passi sono stati tracciati tre punti fondamentali:
- accesso ai dati e condivisione sicura;
- collegamento e condivisione dei dati sanitari per la ricerca, una diagnostica più rapida e una migliore sanità;
- potenziamento dell’assistenza individuale attraverso i servizi digitali.
Nel presente studio vengono delineati gli aspetti più importanti per sviluppare un sistema di telemedicina comune, prendendo in esame i fattori che ne frenano lo sviluppo: la mancanza di fondi adeguati, la compatibilità degli strumenti e-health e uno scarso supporto delle ICT.
Telemedicina in Italia
Obiettivo della piattaforma è colmare il divario esistente tra i territori e offrire maggiore integrazione fra i servizi sanitari regionali e le piattaforme nazionali attraverso soluzioni innovative.
L’Italia vanta il Centro Internazionale Radio Medico (CIRM) fondato nel 1934 dal dott. G. Guida e da un gruppo di medici, con l’obiettivo di dare assistenza sanitaria agli uomini in mare. Il primo presidente è stato Guglielmo Marconi e oggi l’ente è sotto la vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero dei Trasporti.
Se si pensa che nella quasi totalità delle navi da carico non è presente personale medico o paramedico si può ben capire quanto la fondazione CIRM sia nota per il servizio di telesoccorso che effettua in maniera completamente gratuita.
A parte qualche eccellenza come la fondazione appena citata, l’Italia registra un notevole ritardo nell’uso della telemedicina, ma non mancano esempi concreti. A giugno 2017, nella regione Piemonte sono stati censiti 45 progetti di telemedicina già avviati. Questi sono i dati ottenuti dall’indagine condotta dalla Regione Piemonte – Assessorato alla Sanità, in collaborazione con Istituto Ricerche Socio Economiche del Piemonte (IRES), attraverso la somministrazione di un questionario a tutte le aziende sanitarie regionali. I servizi più diffusi in questi centri riguardano:
- teleconsulto, televisita, tele cooperazione sanitaria;
- telemonitoraggio;
- telerefertazione, teleassistenza e tele riabilitazione.
Sempre in Piemonte, nel Comune di Alba è stato avviato un progetto unico in Italia, nella cura delle malattie renali e delle ferite complesse. Il programma si chiama TESI eViSuS® ed è un modello di telemedicina applicato alla dialisi peritoneale e alla vulnologia (la cura delle ferite complesse). Il servizio permette al paziente di poter provvedere in autonomia alla propria terapia giornaliera, grazie a un periodo di formazione molto semplice e in diretta assistenza da parte dell’infermiere collegato telematicamente.
Questo sperimentale modello organizzativo consente a un infermiere di assistere contemporaneamente quattro pazienti collegati dal loro domicilio. Si migliora la qualità della vita degli assistiti e si risparmiano circa 15 mila euro l’anno a utente.
«L’aspetto fondamentale di questo modello organizzativo – spiega il direttore della struttura di Nefrologia di Alba, Giusto Viglino – è che il paziente può gestire in autonomia la propria malattia e gravare in maniera assai minore sui familiari, riducendo anche i rischi rappresentati dai trasferimenti verso e di ritorno dall’ospedale».
Nel Lazio, dal 2017, l’elettrocardiogramma di 419 pazienti è stato trasmesso direttamente dalle ambulanze agli ospedali, facendo in modo che vi fosse un’ottimizzazione della diagnosi e una velocizzazione dell’intervento prima dell’arrivo in pronto soccorso.
In molti casi si tratta di test su piccola scala che non riescono a imporsi sull’intero territorio nazionale.
Come sviluppare la telemedicina in Italia
Uno dei motivi che sta alla base della scarsa diffusione della telemedicina in Italia è la mancanza di alfabetizzazione digitale. È necessaria una regia globale che partendo dalle istituzioni pubbliche sia in grado di promuovere tecnologie e sviluppo economico.
Allo stesso tempo sarebbe opportuno avere un piano per migliorare la formazione di medici e infermieri promuovendo sistemi di telemonitoraggio e condivisione delle informazioni diagnostiche.
Per informazioni sullo sviluppo software di telemedicina, chiedi a IPPOCRATE AS, compilando il modulo di contatto. Il nostro team ti risponderà a breve.