SMART HEALTHCARE E NUOVE TECNOLOGIE
“Smart health” significa letteralmente “sanità intelligente”, perché grazie ai dispositivi collegati ai pazienti (braccialetti, orologi e altro) è possibile raccogliere dati sullo stato di salute dei pazienti per curarli, anche a distanza, e prevenire situazioni critiche ancor prima che si verifichino.
L’healthcare e la IoT, applicate alla medicina, consentono di sfruttare oggetti dotati di sensori in grado di comunicare fra loro e di scambiare informazioni. Questo scambio di informazioni è necessario per prevenire malori e diagnosticare in anticipo le malattie.
L’AI può prevedere con precisione sorprendente un attacco di cuore o un ictus. Grazie alla rielaborazione dei cosiddetti big data, il machine learning può salvare vite consentendo di fare le diagnosi prima ancora che sia il medico a formularle.
Deloitte ha identificato dodici exponential technology per rendere l’assistenza medica meno costosa e più accessibile ai pazienti. Queste tecnologie includono la nanotecnologia, la genomica, la blockchain, la realtà aumentata, l’additive manufacturing, la robotica e il cognitive computing.
In particolare le generazioni più giovani di pazienti si aspettano servizi personalizzati e comodi che richiedono l’uso di una comunicazione retail multicanale, l’adozione dei social media e delle app mobile. La forza lavoro della smart healthcare richiede al personale il possesso di competenze aggiuntive. Inoltre, per rendere più efficiente il lavoro degli operatori, il personale viene aiutato da assistenti digitali o robotici.
Facciamo però prima un po’ di chiarezza sui concetti relativi alla sanità e alle tecnologie:
- e-Health: l’uso dell’infrastruttu¬ra ICT nel tratta¬mento dei pazienti, nella ricerca e nel monitoraggio delle malattie e della salute pubblica;
- m-Health: la salute pubblica supportata da dispositivi mobili digitali;
- Smart healthcare network: la rete che fornisce una con-nessione dedicata per la salute e la sanità, sfruttando tecnologie come wi-fi o Pol;
- Smart healthcare cloud: il si¬stema responsabile del coordina-mento dei servizi sanitari pubblici e ospedalieri, in grado di mettere in comunicazione i pazienti e i medici per la trasmissione di dati e informazioni;
- Smart clinic collaboration: la modalità di interazione che facilita la diagnosi di un paziente grave¬mente malato.
Sulla smart clinic collaboration sta lavorando Huawei, che aiuterà l’ospedale San Raffaele di Milano con il proprio know-how, per creare un ecosistema digitale tecnologico, vantaggioso per la comunità.
Gli stessi governi nazionali hanno avviato alcuni progetti per favorire la digitalizzazione e colmare il divario con il resto dell’Europa, ancora troppo evidente. Sono state già diffuse diverse iniziative e progetti, tra cui la nomina del nuovo ministro per l’innovazione Paola Pisano, che ha il compito di stimolare l’innovazione digitale e migliorare la governance del Paese.
Il report di Deloitte ha evidenziato anche le seguenti tematiche legate alla smart healthcare e all’innovazione tecnologica nell’ottica di un’assistenza “smart”:
- Fino al 2021 la spesa complessiva per l’healthcare sarà destinata a crescere del 4,3% l’anno, ma quella pro capite continuerà a presentare forti disparità geografiche;
- L’aspettativa media di vita passerà da 73 anni del 2016 ai 74 del 2021;
- Sono stati fatti dei grossi passi avanti nella lotta contro le malattie trasmissibili, migliorando la qualità della vita, le condizioni igieniche e l’accesso alle cure. Contemporaneamente, però, aumentano i livelli di obesità che portano ad una crescita delle malattie croniche, per arrivare a 642 milioni di diabetici entro il 2040;
- Sono destinati a raddoppiare i malati di demenza nei prossimi 20 anni.
Le tecnologie della smart healthcare
La spesa sanitaria mondiale raggiungerà gli 8,7 trilioni di dollari entro il 2020. Le cause sono l’aumento del costo del lavoro e l’allungamento dell’aspettativa di vita, ma anche la crescita dei mercati emergenti e dei nuovi trattamenti avanzati. Lo sviluppo tecnologico può rendere il settore dell’healthcare più efficace e più accessibile, grazie a robot, AI, stampa 3D, biologia sintetica, data e analytics. I sistemi sanitari, infatti, sono sempre più orientati ad un approccio “smart”, da cui appunto deriva il termine “smart healthcare”.
Sempre per Deloitte, infatti, la smart healthcare rappresenta un’adeguata assistenza sanitaria supportata dalla tecnologia.
Ecco una breve panoramica delle innovazioni future, che avranno ripercussioni non solo sulla salute, ma anche sugli stessi ospedali:
- Biologia sintetica: ramo interdisciplinare che mette insieme biologia e ingegneria e dà la possibilità di creare il DNA, combinato al calcolo cognitivo e all’intelligenza artificiale;
- Stampa 3D e nanotecnologie: queste tecnologie danno la possibilità di stampare il tessuto del DNA e sviluppare globuli bianchi in grado di attaccare le cellule tumorali a livello molecolare;
- Diagnostica complementare: aiuta i medici a individuare il trattamento più indicato per la cura del paziente;
- Biosensori e tracker: aiutano pazienti e medici a curare e prevenire malattie.