L’invecchiamento attivo è uno strumento utile per risolvere le sfide legate all’invecchiamento della popolazione. Per questo la Commissione Europea ha lanciato il programma noto come Active and Assisted Living (AAL), ovvero la vita attiva assistita, nell’ambito del programma per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020. Il budget per il progetto è di 700 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Lo scopo del bando è quello di migliorare la qualità della vita degli anziani e dei disabili, investendo sulle nuove tecnologie digitali. Scopriamo insieme cos’è l’Active and Assisted Living (AAL) e come può aiutare categorie specifiche di individui, come anziani e disabili.
IL BANDO ACTIVE AND ASSISTED LIVING
Il bando dedicato ai finanziamenti per l’Active and Assisted Living (AAL), anche noto come AAL 2020, prevede un budget dedicato di oltre 24 milioni di euro. Il tema è Healthy Ageing with the Support of Digital Solutions. Il bando finanzia quei progetti collaborativi transnazionali e multidisciplinari che riescano a sviluppare soluzioni ICT innovative nel campo dell’invecchiamento attivo.
I progetti ammessi dalla call sono sia progetti collaborativi fino a una durata di 30 mesi con un finanziamento massimo di 2,5 milioni di euro, che i piccoli progetti collaborativi fino a una durata di 9 mesi e finanziati con un massimo di 300 mila euro.
La domanda deve essere presentata entro le ore 17 del 22 maggio 2020, per partecipare potete contattare JO Consulting.
Cosa si intende per progetti collaborativi
I progetti collaborativi devono essere presentati da un consorzio composto da 3 a 10 partner di almeno tre paesi diversi. Per quanto riguarda i piccoli progetti collaborativi non esiste un numero massimo di partner. Esso deve comunque essere proporzionato allo scopo del progetto, che coinvolgerà almeno tre paesi e includerà almeno un’organizzazione con scopo di lucro, una PMI e un’organizzazione degli utenti finali.
GLI OBIETTIVI DEL BANDO AAL
Il programma Active and Assisted Living (AAL) vuole sostenere una vita attiva, autonoma, indipendente e funzionale e nasce a seguito del programma settennale denominato Ambient Assisted Living.
Gli obiettivi del programma AAL sono i seguenti:
- Ampliare la disponibilità di prodotti e servizi basati sulle tecnologie ICT. Un invecchiamento attivo e in buona salute migliora la qualità di vita quotidiana degli anziani e di chi li assiste e sostiene i sistemi di assistenza;
- Svolgere attività trans-europee di ricerca applicata, sviluppo e innovazione nel campo delle tecnologie ICT che coinvolgano le PMI e gli utenti;
- Stimolare gli investimenti privati e migliorare le condizioni di sfruttamento industriale delle tecnologie ICT. Per far ciò serve un quadro coerente per lo sviluppo di soluzioni che comprendano norme minime comuni in base alle preferenze sociali e alle leggi nazionali e regionali.
IL PROGETTO NATIFLIFE
NATIFLife (A Network of Assistive Technology for an Independent and Functional Life) è un progetto co-finanziato dal Programma europeo “Interreg Europe Italia-Malta Commissione Europea”. La sfida del progetto, che accomuna la Sicilia e Malta, è quella di fornire soluzioni innovative efficaci alle crescenti esigenze di indipendenza e autonomia degli anziani e dei disabili.
L’obiettivo del progetto
L’obiettivo principale del progetto è lo sviluppo di un quadro innovativo di tecnologie assistive mediante un’azione congiunta tra i settori della ricerca, industriale, istituzionale e sociale. Il progetto intende fornire autonomia agli utenti finali, consentendo la de-ospitalizzazione e il soggiorno nei luoghi di origine. Ma anche evitando di rompere i legami con le famiglie. Ciò riduce i costi per il sistema sanitario nazionale.
Gli output principali del progetto
Il progetto NATIFLife produce i seguenti output principali:
- Il rafforzamento di due centri di ricerca, uno a Malta e uno a Catania, dotati di strutture innovative per svolgere ricerche dirompenti congiunte nel campo della tecnologia assistiva. I centri di ricerca forniscono supporto alle aziende disposte ad affrontare il settore della tecnologia assistiva;
- Lo sviluppo di una ricerca tempestiva e una piattaforma integrata di tecnologie assistive conformi alle soluzioni tradizionali e innovative;
- La realizzazione di due siti dimostrativi pilota, uno a Malta e uno a Catania, dove soluzioni tradizionali e innovative possono essere validate dagli utenti finali, attraverso un forte sforzo congiunto tra aziende, istituzioni e centri di ricerca. Questo è il primo esempio di un'azione congiunta transfrontaliera per avvicinare le soluzioni tecnologiche, e la tecnologia in generale, agli utenti finali.
Nello specifico, l’azienda VITECO sviluppa un portale informativo, per comunicare ai cittadini le attività svolte dal progetto, e un software adatto alla tecnologia assistiva.
AMBIENT ASSISTED LIVING
Un concetto vicino a quello dell’AAL risponde al nome di Ambient Assisted Living, ovvero l’insieme di soluzioni tecnologiche (tra cui gli impianti domotici) destinate a rendere attivo, intelligente e cooperativo l’ambiente nel quale viviamo. Esso deve essere efficace nel sostenere la vita indipendente e capace di fornire maggiore sicurezza e benessere nello svolgimento delle attività della vita quotidiana.
Queste soluzioni vanno oltre il contenuto tecnologico, ma includono anche gli aspetti di progettazione, di analisi dei bisogni della società, di psicologia e di medicina. Questo differenzia l’AAL dalla domotica, la quale è specificatamente incentrata su tecnologia e automazione in ambiente domestico. Nonostante ciò, entrambe le tecnologie hanno qualcosa in comune. Quasi tutti i progetti di Ambient Assisted Living sono incentrati sulla domotica.
I vantaggi dell’Ambient Assisted Living
Anche l’AAL pensato sull’ambiente vuole favorire la quotidianità delle persone visto, oltretutto, il progressivo invecchiamento della popolazione.
È indispensabile allungare il periodo in cui le persone possono vivere in autonomia o con un’assistenza domiciliare nel loro ambiente quotidiano. Lo è altrettanto poter eseguire compiti quotidiani in completa autonomia e sicurezza.
L’Ambient Assisted Living assicura infatti un migliore comfort abitativo per tutti, sia per impedimenti dovuti all’età, sia a quelli legati a specifiche disabilità o malattie.
Anche la nascita di un figlio comporta una serie di modifiche al proprio stile di vita dentro casa, dal passeggino che non entra dalla porta alle mani sempre occupate. Lo stesso vale per l’arrivo di un animale domestico o per un infortunio temporaneo che preclude determinate attività e movimenti.
L’Ambient Assisted Living agisce a livello preventivo sugli spazi, tenendo in considerazione i principi dei lavori che rendano la casa capace di adattarsi al futuro.
Potrebbero interessarti anche:
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CONTRO I TUMORI: TECNOLOGIA E MEDICINA
LA SMART HEALTHCARE E LE TECNOLOGIE NEL SETTORE SANITARIO